lunedì 15 giugno 2009

I libri proposti al secondo incontro


- Il libro scelto per questo mese -

Perchè i pesci non affoghino
Autore: Amy Tan
Romanzo del 2006



Si può continuare a essere vivi anche da morti? Evidentemente sì, dato che questo è successo a lei. Bibi Chen, un'antiquaria di origini cinesi, è morta a San Francisco in circostanze misteriose. Bibi ricorda tutto, ma non il proprio decesso, sul quale indaga la polizia. Bibi vede tutto, compreso il proprio funerale e gli amici affranti, fra cui i dodici che avrebbe dovuto guidare in un viaggio culturale in Cina e Birmania da lei stessa organizzato. Bibi sente tutto, a tratti anche i pensieri altrui. Sono "i doni del Buddha", quasi una compensazione della fisicità perduta. I dodici amici decidono di partire ugualmente e Bibi li accompagna, aleggiando sui loro passi, a loro insaputa, proteggendoli come può. Costretti a lasciare la Cina prima del previsto per i guai provocati dalla loro ignoranza di turisti occidentali privi di una guida adeguata, arrivano in Birmania e, la mattina di Natale, si verifica un altro evento strano e inquietante: undici dei dodici viaggiatori s'imbarcano per una gita sul Lago Inle e spariscono.

- Gli altri libri proposti -

Cent’anni di solitudine, Dell'amore e di altri demoni, L'amore ai tempi del colera
Autore: Gabriel García Márquez

Il nome della rosa
Autore: Umberto Eco


Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
Autore: Luis Sepulveda

Achille piè veloce
Autore: Stefano Benni

l3 millimetri al giorno
Autore: Richard Matheson


Dance Dance Dance
Autore: Murakami Haruki

Buona Lettura a tutti!

Resoconto Primo Incontro - Mercoledì 03 Giugno 2009

Ed eccoci finalmente arrivati al primo incontro con il nostro Gruppo di Lettura, al quale ancora dobbiamo dare un nome!!
Mancavano un paio di persone che la scorsa volta avevano detto che sarebbero venute (Ivano dove sei???) e in più avevamo 3 new entry che si sono rivelate persone davvero interessanti e con tanta voglia di leggere!!

Devo dire che il libro ha riscosso un successo che non mi aspettavo. Abbiamo cominciato a parlarne subito al buffet, dove alcune presenti ci hanno allietato lo stomaco con deliziose leccornie!
E' piaciuto a tutte, ha dato sensazioni diverse e abbiamo trovato anche riscontri differenti, ma tutte ne erano affascinate. Luisa poi era piacevolmente colpita da questa lettura un po' come tutti!
Eravamo tutti più o meno d'accordo nel dire che Saramago ha utilizzato questo libro un po' come scusa per ironizzare e criticare la società di oggi in modo non troppo velato!
Il libro, a detta di tutti, ha dei dialoghi tremendi da leggere, a volte si perdeva un po' troppo il filo, ma Saramago utilizza un metodo di scrittura originale, anche se il tutto risulta un po' faticoso da leggere.
Tutti abbiamo trovato la storia interessante, alcune di noi addirittura hanno detto che non avrebbero mai letto un libro del genere di loro spontanea volontà ma che ne sono rimaste piacevolmente sorprese. Qualcuna ha anche detto che il libro andrà riletto con calma, per coglierne sfumature e passaggi che possono essere andati persi con la prima lettura.
Paola purtroppo non è riuscita a finire di leggere il libro perchè l'ha trovato troppo impegnativo e non riusciva a portarlo avanti. A fine incontro però la voglia di provare a leggerlo l'ha davvero incuriosita!

Ma andiamo con ordine, cosa pensano i nostri partecipanti al gruppo di questo libro?
Annamaria, una delle nostre new entry, ci ha parlato della trasformazione della morte. Lei ha un po' dato per scontato il finale dal momento in cui si impersonifica in una donna e crede che alla fine del libro ci sia un po' l'immagine dell’amore che vince sulla morte.

Cristian invece ha appena iniziato a leggere seriamente. Ci ha raccontato che come primo libro è stato un po’ difficile, l'inizio è stato spaventoso e difficile ma poi è riuscito a integrarsi nella storia e a finire il libro con soddisfazione.
Lui sostanzialmente divide il il libro in due parti, la prima fino alla prima lettera del capo redattore. Trova anche che la morte sia una figura retorica geniale. E bravo Saramago!

Antonio invece, il nostro direttore della biblioteca di Viadana, mette in risalto la figura della morte che diventa uguale agli uomini. Ci dice che questo libro è una sorta di manuale per accettare la morte e che potrebbe aiutarci per sconfiggere questa paura intrinseca in ognuno di noi. Perchè una vita senza morte è terribile e inimmaginabile.

Agata, un'altra new entry, dice che il libro l'ha conquistata nella parte finale. L'ha commossa la situazione della vita in solitudine. Ci dice che da tutto questo ha capito che il tempo non ha importanza, che duri 58 secondi o 100 anni (se vissuti intensamente).

Ma torniamo, nel dettaglio, a vedere come alcuni di noi hanno vissuto questo libro.
Siamo tutti concordi con il fatto che i libri devono essere tipograficamente piacevoli da leggere. Questo libro è terrificante per il modo in cui è scritto (tutto giustificato, tutto unito).
Paola: E’ lo stile dell’autore, questo metodo di scrittura penalizza il libro, potrebbe essere letto da più persone.
Antonio: L’autore cerca di catturare il lettore con degli espedienti per apprezzarlo diversamente. Tu se mi vuoi leggere devi faticare, devi meritartelo. La lettura però scorre con fatica.
Cristian: Bisogna metterci concentrazione. Devi andare al livello di Saramago
Annamaria: L’autore sceglie chi vuole leggere il libro.
Siamo poi stati tutti d'accordo con il dire che le opinioni che abbiamo letto su Internet erano tutte discordanti. Questo libro o lo si ama o lo si odia, non ci sono mezze misure.
Un'altra cosa, detta dai più, è che questo libro, scritto diversamente, probabilmente non avrebbe lo stesso effetto e non sarebbe piaciuto così tanto.
C'è da dire comunque che come tipologia di racconto ha una fascia larghissima di lettori, prchè sostanzialmente il libro non spaventa e ci insegna che l'amore è vita.

Ma i nostri lettori, come hanno interpretato il finale con l'ultima frase uguale alla primissima di questo libro?
Monica ha detto che la fine è l’inizio e l’inizio è la fine e questa opinioni ha trovato riscontro in quello che pensavano altri del gruppo. Non ci sono interruzioni. Ecco a voi l’eternità!
La fine è spiegata, la morte smette di uccidere perché si innamora. Che l’inizio del libro sia il collegamento a questa fine?
L’autore vuole farci capire che la morte è necessaria che non dobbiamo averne paura.
L’amore può sconfiggere la morte. Se uno ha molto amato ha già sconfitto la morte.
Cristian però non è d'accordo con noi. Secondo lui la morte altro non vuole che fare un’esperimento quando smette di uccidere. Vuole dimostrare cosa sarebbe la vita senza la morte.
In termini concreti, se segui il libro, è tutto un esperimento..
Annamaria aggiunge anche che la morte è partita con una sfida. Alla fine è la morte a subirne le conseguenze. L’intoppo è l’amore.

Questo incontro è stato assolutamente positivo per tutti.
Il libro scelto per il prossimo mese è: Perchè i pesci non affoghino - Amy Tan e la data del prossimo incontro è fissata per Giovedì 2 Luglio sempre alle ore 21 al Muvi!
Nel prossimo post illustrerò il libro scelto e quelli scartati!
Grazie a tutti per la partecipazione!