martedì 16 febbraio 2010

Incontro del 15 Febbraio - La rilegatrice dei libri proibiti

Carissimi amici del Gruppo,
eccoci ancora qui a verbalizzare il nostro ultimo incontro gastro-letterario (ok, ok, è l'ultima volta che lo dico!).
L'incontro è come sempre iniziato con varie leccornie portate da ognuno di noi, visto il periodo i dolci di Carnevale hanno avuto la meglio sulle varie focacce con il salame dei mesi precedenti!
Aliani introduce subito il commento al libro spiegandoci le varie differenze di rilegatura dei libri, dalla brossura, a filo, alla rilegatura con pelle e così via.
L'argomento ha entusiasmato tutti ed è nato un bel dibattito sulle tematiche toccate da questo possiamo dire insolito libro!
Secondo noi l’autrice del libro si è molta documentata per scrivere questo libro, dalle ambientazioni, alla cultura della rilegatura. A tutti è parso che la protagonista sia una donna piuttosto lasciva, estremamente emancipata, che in alcuni suoi atteggiamenti non lascia adito a interpretazioni. Sembra un esempio di emancipazione femminile di metà 900, catapultato nella realtà di un secolo prima.
Ad alcuni è sembrata una vittoria del genere femminile, ad altri una mezza vittoria perché sfociata in una sconfitta morale.

Una parte fastidiosa è sicuramente nella brutta descrizione che Belinda ha sempre per il marito Peter. Lo descrive quasi come un’animale e dice sempre cose negative su di lui. Sembra che Peter soccomba sotto la “mascolinità” del carattere di Dora, che assume atteggiamenti tipicamente “maschili”.
Jocelyn sembra inizialmente un personaggio nobile, con atteggiamenti usuali del suo rango, ma poi si scopre essere di diversa estrazione, nonché un pervertito, per finire col baciare con trasporto una donna ben aldisotto della sua società.
Scopriamo inoltre che Lucinda è una costante per Dora, la porta sempre alla realtà dopo le sue “pazzie”.
Secondo Gianluca, inoltre, Belinda descrive in un brutto modo anche il primo rapporto che Din ha con Dora, lo minimizza, quasi lo lascia al caso. Per l'appunto ci sembrava che, dopo una cosa così desiderata, questa parte forse descritta in un modo migliore, più romantico e non così sbrigativo come invece è.

Il libro è comunque a fasi alterne, a volte prende, altre no, poi ci troviamo spesso faccia a faccia con qualche sfondone, tipo quando Din va a salvare Dora, o quando lei bacia Jocelyn, etc…
Nel complesso il libro parte bene, con delle belle idee sull’arte rilegatoria e su una storia di valori, di passione, di fede, dettati da un bisogno di sopravvivenza di sottofondo. Poi il romanzo assume una piega più immorale che a tratti stupisce e incuriosisce, e che invita a leggere le pagine seguenti con un interrogativo cinico: ma fino a dove si spingerà questa donna? L’originario bisogno di sopravvivenza si mischia con le goliardie della nobiltà a tratti perversa del tempo e la protagonista si trova coinvolta quasi senza volerlo, in un turbine di follie sentimentali che hanno talvolta del paradossale, fino a sfociare in un finale inaspettato... Era davvero necessario che Dora baciasse Jocelin? E perchè lo fa?

Insomma ancora una volta ci siamo trovati a commentare un bel libro, pieno di spunti e di argomenti di conversazione, tra un dolce di Carnevale e l'altro!
Siamo poi passati alla scelta del prossimo libro, questo mese verrà letto "Una pessima Allieva" di Kate Long. Nel prossimo post vi elencherò gli altri libri che sono stati proposti durante quest'incontro.

Il prossimo incontro si terrà Mercoledì 17 Marzo alle ore 21 sempre al Muvi Viadana.

Come sempre non mi resta che augurarvi
Buona Lettura!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono daccordo con voi, nella complessività è un libro che regala tanti spunti per i nostri dibattiti. Spero di esserci al prossimo incontro per il momento vi abbraccio.Annamaria.